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Cartina topografica: questa sconosciuta…

Non siete pratici di montagna e volete cominciare a muovervi in autonomia sui sentieri?
Questo allora è l’articolo che fa per voi…in poche parole cercherò di spiegarvi l’importanza di questi supporti cartografici e come utilizzarli al meglio.
Iniziamo col dire cos’è una cartina topografica…
Riprendiamo per semplicità la definizione dalla più famosa enciclopedia on-line Wikipedia:
La carta topografica è una rappresentazione bidimensionale di un territorio. Le carte topografiche sono disegnate impostando una scala che indica il rapporto fra le dimensioni sulla carta e le reali dimensioni del territorio rappresentato. … . La carta topografica rappresenta le principali caratteristiche formali di un territorio, da una parte di origine naturale, dall’altra costruite dal fare umano nel tempo. (strade, edifici, canali, insediamenti, vegetazione agricola).”
Riassumendo al massimo quindi, per gli aspetti che ci interessano, potremo dire che una cartina topografica è uno strumento che ci permette di capire dove ci troviamo e dove e come possiamo muoverci.
Ogni cartina topografica è caratterizzata da una scala che identifica il rapporto tra dimensioni sulla carta e dimensioni reali.
Io vi consiglio di utilizzare cartine con scala 1:25000 (ovvero 1 centimetro sulla carta equivale a 250 metri nella realtà); ciò vi permetterà di avere a disposizione un sacco di dettagli.

La simbologia

Le cartine topografiche contengono veramente moltissimi simboli, alcuni dei quali molto intuitivi.
Vi consiglio comunque un attenta lettura della legenda per evitare di prendere “fischi per fiaschi“!
Anche se per una corretta lettura della carta bisognerebbe conoscere tutte le convenzioni grafiche in questo breve paragrafo vi descriverò quelle che secondo me sono le essenziali per cominciare a capire cos’abbiamo davanti agli occhi.
Fate attenzione perché le varie simbologie, per forza di cose, sono strettamente correlate.
Ciò che dobbiamo assolutamente saper leggere sono:

  • le curve di livello (o isoipse): sono linee che identificano punti che stanno alla stessa altezza; sulle cartine con la scala che vi ho riportato sopra ci sono 5 linee ogni 100 metri di dislivello: la quota che corrisponde al centinaio avrà una linea più marcata mentre le rispettive quote 25, 50 e 75 metri hanno un tratto più fine; la quota riferita al centinaio superiore, 200 metri in questo caso, sarà nuovamente marcata.
    Un altra informazione importantissima riguardante le isoipse è la loro distanza: più sono vicine tra loro e più il pendio è ripido; più sono distanti e più è dolce.
  • i sentieri: i percorsi fruibili dagli escursionisti senza aver bisogno di materiale alpinistico (corda, imbrago, piccozza o ramponi), sono simboleggiati da linee rosse continue o tratteggiate e sono sempre associate ad un numero. Nella realtà troverete un simbolo bianco-rosso (come fosse una piccola bandiera) lungo il sentiero (il numero non è sempre indicato).
    Qualsiasi altro segno troviate (striscia gialla o blu con rispettivi numeri, strisce o croci in rosso ed altro sono simboli che servono per il governo del bosco…non sono sentieri!).
    Quando poi sulla cartina in corrispondenza di un sentiero (vi ricordo segno rosso tratteggiato o continuo) trovate anche delle croci in rosso fate attenzione: è la simbologia associata alle ferrate! Percorsi da svolgersi esclusivamente con adeguata attrezzatura alpinistica in quanto spesso con forti esposizioni.
  • il tipo di terreno: sulla cartina troverete una diversa simbologia associata a prati, boschi, fiumi e zone rocciose o pareti; solitamente il colore aiuta già di per se a capire cosa troveremo sul nostro tragitto ma per semplicità vi riporto qui in calce un’immagine esplicativa.
cartina topografica sentiero

La prima cosa da fare per orientarsi

Conoscere o meno la simbologia riportata sulle cartine topografiche è importantissimo.
Un altro passo fondamentale sarà poi quello di orientare la cartina verso nord.
Questo è un passaggio che, se non eseguito, potrebbe portarvi inevitabilmente a sbagliare.
Senza questa prima collimazione infatti non saprete in che direzioni saranno i vostri riferimenti/obiettivi.
Per svolgere al meglio questa breve ma essenziale procedura bisogna avere con se una bussola; posizionata sopra la carta si allinea il nord che indica la bussola con il bordo della cartina (attenzione a non allinearla con il reticolo blu: si tratta di linee legate a proiezioni di latitudine e longitudine).
Nel fare questa operazione fate attenzione a non avere oggetti metallici sotto la cartina (chiodi, il supporto di una panchina) e di non essere nei pressi di campi magnetici (linee elettriche aeree, ecc.): ciò falserebbe l’indicazione del nord dato dalla bussola inducendo un errore più o meno ampio.

Per altre info o consigli utili non esitate a contattarmi.

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